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Fare Scuola
Da sempre, i compiti del professore e del discente (studente) sono stati nettamente separati, ognuno contraddistinto dal proprio ruolo. Guai alle interazioni o a sovrapporre questi ruoli!
Da sempre, i compiti del professore e del discente (studente) sono stati nettamente separati, ognuno contraddistinto dal proprio ruolo. Guai alle interazioni o a sovrapporre questi ruoli!
Nella maggior parte dei casi, la più grande preoccupazione didattica di molti professori è il completamento del programma o lo svolgimento di quella "scaletta" da seguire per forza, in certi casi anche perché imposta.
Minore enfasi viene invece posta su quanto sia significativo e stabile nella memoria ciò che gli studenti acquisiscono e apprendono.
Il docente, soprattutto nel "vecchio" modo di fare scuola, veniva visto prevalentemente come una figura autoritaria, un oracolo, un detentore del sapere assoluto con il compito di trasmettere conoscenza ai propri studenti.
Lo studente invece era considerato come un ricettore passivo di informazioni con il solo compito di assimilare acriticamente le nozioni.
Attualmente, la situazione in ambito scolastico, non si è purtroppo ancora modificata in modo radicale. Capita, ahimè, ancora spesso, che permanga un rapporto unidirezionale tra docente e studente.
Anche a me capita di verificare e di sentire che, nelle tradizionali lezioni "ex cathedra", meglio conosciute come lezioni frontali, il docente fornisce informazioni e lo studente concentra il proprio sforzo soprattutto nel seguire la spiegazione e nel prendere appunti. Il professore quindi viene messo su un piedistallo senza però occuparsi del reale apprendimento del discente.
Mancano però processi attivi di rielaborazione dei contenuti e l'allievo è semplicemente il prodotto del lavoro dell’insegnante non essendo messo nelle condizioni di costruire autonomamente le sue competenze.
Molte ricerche smentiscono che questo tipo di lezioni sia un modo efficiente di trasmettere informazioni in modo accurato. Di circa 5000 parole ascoltate in 50 min. di lezione, gli studenti ne appuntano circa 500 ed in media trascrivono circa il 90 % delle informazioni scritte dal docente sulla lavagna.
E’ stato provato che la lezione tradizionale favorisce di più gli studenti maggiormente dotati ma anche questi ultimi, in molti casi, hanno difficoltà a sostenere l'attenzione e l'interesse vivi per una intera ora o più. Dopo circa 10 minuti, la concentrazione comincia a calare. Diversi studi dimostrano che immediatamente dopo una lezione (di 50 minuti), gli studenti ricordano circa il 70% di quanto presentato nei primi 10 minuti, e il 20% del contenuto presentato negli ultimi 10 minuti.